Colombo 2000 Area Socio-culturale |
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Area socio-culturale Responsabile Dott. Romeo Lucioni INDICE
10 settembre 1998 Questo progetto di ricerca scientifica, ideato dal Prof. Giuseppe Nappi, Direttore scientifico dellIstituto Neurologico Casimiro Mondino Università di Pavia, è iniziato nel 1995 e viene condotto in Argentina ed in Italia sotto legida del Ministero degli Esteri dei due Paesi, nellambito degli accordi bilaterali di cooperazione e sviluppo. Nella ricerca, principalmente orientata allo studio di sei malattie che hanno una ampia rappresentazione nel panorama sanitario, è stata sviluppata unarea, denominata "area socio-culturale", che si propone di studiare le concomitanti socio-culturali che intervengono nel determinismo dellespressione fenomenologica di eventuali patologie, ma, soprattutto, che influenzano il background creando situazioni di stress, di disagio, di conflitto e di disadattamento. Questi "eventi dannosi" potranno essere individuati dalla ricerca in questione proprio perché viene condotta su una coorte ben definita (50.000 italiani emigrati in Argentina più 50.000 residenti in Italia), uniforme per quanto riguarda il corredo genetico ed anche per le radici storico-culturali. Il Progetto "Colombo 2000" è una complessa ricerca scientifica sullo studio della popolazione italiana residente in patria confrontata con quella emigrata in Argentina: prevede la strutturazione di una "coorte argentina", composta da italiani o figli con entrambi i genitori italiani, confrontata con unaltra formata in Italia con le stesse caratteristiche della prima. Dalla coorte saranno estratti i vari campioni necessari per le diverse indagini. La ricerca si struttura in tre aree: AREA NEURO EPIDEMIOLOGICA Prevede lo studio di sei patologie:
tenendo in considerazione diverse variabili sia cliniche sia ambientali e/o geografiche. AREA GENETICA Questa importantissima ricerca approfondirà i temi della familiarità e della ereditarietà riguardanti le sei malattie sopra citate. AREA SOCIO CULTURALE Ha lo scopo di studiare il background socio-culturale degli emigrati italiani provenienti dalle diverse regioni. Lo studio comparato delle diverse realtà sociali e culturali che saranno evidenziate permetterà la comparazione inter-regionale , quella tra i gruppi regionali degli emigranti ed i corrispondenti rimasti in patria, oltre che, naturalmente, le variabili che influenzano sia i fenomeni psico-sociali legati al fatto emigratorio (desarraigo), sia quelli messi in atto nelle strategie di inserimento (arraigo). RICERCA SOCIO-CULTURALE CONFRONTI 1)
2)
3)
4)
* Lo stesso schema servirà eventualmente per altre regioni 5)
È noto come concomitanti socio-culturali possano interagire nel determinismo di situazioni potenzialmente patologiche e lo studio incluso in "Colombo 2000", unico nel suo genere e importante per il gran numero dei soggetti che saranno coinvolti, permetterà di evidenziare i fattori negativi e quelli positivi che intervengono nelle esperienze di abbandono della propria terra e di quelli legati al nuovo insediamento. I dati rilevati saranno importanti per capire "qualcosa di più" sullemigrazione e, soprattutto:
Lo studio delle concomitanti socio-culturali nel fenomeno emigratorio rivestirà una notevole importanza per strutturare i programmi più idonei che riguardano:
Tenendo conto di questi aspetti, lo studio socio-culturale di Colombo 2000 faciliterà la diffusione delle reali possibilità di accoglienza che i paesi sviluppati offrono a soggetti con volontà e anche capacità emigratoria positiva. Lo studio socio-culturale ha suscitato molto interesse nellambito scientifico e in esso intervengono personalità dellambito umanistico di molte Università e Centri di Studio italiani ed argentini. Per risolvere questioni burocratiche, la ricerca è stata strutturata nellambito della Fondazione C.I.R.N.A. (Centro Italiano Ricerca Neurologica Applicata) ed è stata affidata alla Direzione del Dott. Romeo Lucioni che ne ha tracciato gli estremi scientifico-operativi. Lindagine socio-culturale prenderà il via in Buenos Aires nei prossimi mesi anche se i problemi gestionali non sono del tutto ancora risolti per la complessità dello studio, pur contando sulla collaborazione della prestigiosa Universidad del Salvador di Buenos Aires e sullappoggio di importanti Enti ed Istituzioni italiani e argentini. RIUNIONE SCIENTIFICA DI COLOMBO 2000 Parole del Dott. Aldo Fumagalli È veramente importante per me essere a Buenos Aires partecipando al Convegno Scientifico di Colombo 2000 nella duplice veste di Sindaco di Varese e di attivo ricercatore dellArea Socioculturale dello stesso. È come sentirsi in una situazione privilegiata dal momento che ho la possibilità di trasferire immediatamente le scoperte scientifiche alla pratica applicativa saltando tutti quei tempi morti che, a volte, rendono disattuali anche progetti importanti. Lesperienza di Colombo 2000 è anche unica dal momento che, per affrontare problematiche particolari, viene utilizzato un metodo interdisciplinare che, a mio avviso, diventa sempre più essenziale, vista la complessità delle interazioni che, nel nostro caso per esempio, sono scientifiche ed umanistiche. Assumere lUomo come soggetto olistico, posto al centro dellosservazione è, senza dubbio, il modello operativo fondamentale per affrontare i temi della salute, del ripristino, del recupero e, soprattutto, della prevenzione. Negli anni della mia presidenza alla Casa di Riposo Molina, di Varese, ho potuto sperimentare quotidianamente quanto i valori ambientali, sociali, emotivi ed affettivi influiscano sulla qualità della vita, sulla psiche ed anche sul soma delle persone anziane e, forse per questo, mi sono sentito a mio agio nella programmazione di una ricerca scientifico-umanistica tanto importante come è , e sempre più si sta dimostrando, Colombo 2000. Lasciatemi ringraziare, a questo punto, il Prof. Nappi che, con lungimiranza e con una visione veramente globalizzante, ha intuito limportanza di mettere a confronto le esperienze e che oggi ci accompagna, qui a Buenos Aires, a stringere legami scientifici ed umani con tanti illustri scienziati di due Paesi che, nella loro interferenza reciproca legata ai processi di emigrazione e di immigrazione, ci insegnano quanta importanza abbia la compartecipazione ed il rispetto reciproco nello sviluppo e nella crescita dei popoli e della loro grandezza. PROVINCIA DI VARESE DI BUENOS AIRES Dott. Aldo Fumagalli – Sindaco della Città di Varese È un grande piacere essere a Buenos Aires per celebrare uno storico incontro tra concittadini varesini separati da un oceano, ma sicuramente legati dalle tradizioni e dagli affetti che interessano non solo le nostre famiglie, ma anche il verde delle nostre valli ed il blu dei nostri laghi. Amare le nostre genti e la nostra terra è un diritto ed un dovere e, proprio per questo, ho accettato con entusiasmo linvito dellIng. Angelo Cervini di essere qui con Voi, a Buenos Aires, dove mi aspettano anche i lavori di un grande progetto scientifico: il "Colombo 2000". Non sarebbe però pensabile ritrovarci dopo tanto tempo e non porre subito laccento sul significato programmatico che riveste il nostro incontro. Prima di tutto voglio segnalare che la mia presenza sottolinea un aspetto di uguaglianza tra con-cittadini, siano essi residenti a Varese, in Argentina o in qualsiasi altro luogo. Nella mia esperienza di amministratore e di studioso delle problematiche sociali, ho sempre verificato che le imprese, piccole o grandi che siano, sono mosse, vivificate e supportate da una cultura: solo con un serio approfondimento culturale si possono affrontare le gravi questioni che attanagliano il normale sviluppo di tutti i Paesi, sia quelli ricchi, sia quelli in via di sviluppo, sia quelli poveri, tutti ormai legati da una economia globalizzante. È la cultura lanima di una società moderna ed è proprio quella a dare energie utili ad indirizzare verso il futuro. Affrontare le grandi tematiche, allargare gli orizzonti geografici, riscoprire le valenze positive delle emigrazioni sono oggi gli imperativi che devono guidare gli amministratori, dal momento che la riduzione delle nascite ed i movimenti delle masse sono fonte di preoccupazione in molte aree geografiche tra cui quella italiana. Questi ultimi 2 o 3 anni sono stati per il nostro Paese anni di recupero e di stabilizzazione di un progresso che ci sta portando verso importanti risultati. Il giudizio del F.M.I. e della O.C.S.E. (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e lentrata in Europa, sono la riprova che lItalia ha le carte in regola per affrontare il prossimo futuro, ma mi chiedo quanto dovrà ancora essere fatto e quanto di questo impegno dovrà necessariamente e finalmente investire gli interessi dei nostri emigranti. Abituato ad ascoltare le richieste di interventi e di aiuti, sono certo che, se dovessimo aprire le porte delle petizioni riempiremmo interi dossier anche qui in Argentina, ma oggi la dimensione reale dei problemi richiede qualcosa di diverso, qualcosa che solamente insieme possiamo trovare e abbiamo il dovere di cercare, non solo per noi, ma per i nostri figli. Si sente dire che le delegazioni provenienti dallItalia devono contribuire a far ritrovare le radici, ma io credo che non ci sia nessuno che conservi e veneri le proprie tradizioni e le proprie origini come un italiano allestero. Altri sono dunque i temi da trattare, sicuramente più difficili e tra questi si inseriscono:
Proprio su questultimo argomento vorrei soffermarmi dato che lo ritengo di primaria importanza. Ormai lItalia, volenti o nolenti, è diventata di fatto un Paese multietnico e non è qui il caso di discutere se questo sia un pericolo o un valore, tanto più che, di fronte ai disastri etnico-politici verificatisi nellambito del Mediterraneo, lintervento umanitario diventa un obbligo. Prestando attenzione ad una realtà ineluttabile, non possiamo, però, mettere in secondo piano un "patriottismo di giustizia" nei confronti degli italiani residenti allestero, la cosiddetta "Italia fuori dItalia". Questi nostri connazionali, grazie alle loro qualità psichiche (la volontà) e mentali (la capacità), sono diventati imprenditori, professionisti o artisti, molte volte di altissimo livello, e dobbiamo considerarli una risorsa così come lo erano le rimesse in denaro nel periodo post-bellico. In questa ottica, Voi, nostri amici di sempre, dovete tornare ad essere concittadini in maniera completa, partecipando alla politica comune che significa sviluppo, creazione di alternative, integrazione economica, politica e sociale, apertura ad una crescita per il futuro. Essendo amministratore pubblico devo ricordare le difficoltà che nei prossimi mesi dovremo affrontare con lentrata in vigore degli accordi di Maastricht e la necessità di affrontare concretamente il debito interno, ma, per altro, credo che se lavoreremo uniti e con comunità di intenti riusciremo a realizzare molte cose per favorire Voi connazionali e concittadini allestero. Sicuramente dobbiamo ottenere:
Per cominciare a predisporre e a realizzare un programma comune, Vi prometto che aprirò a Varese un canale permanente di informazione (che potrebbe diventare un vero e proprio ufficio per lintegrazione dei nostri concittadini allestero) per facilitare lo scambio di informazioni sulle proposte che possano essere interessanti per il vostro sviluppo e la vostra integrazione nel tessuto della città, oltre che nella realtà italiana ed europea. Per chiudere questa mia breve esposizione permettetemi di farlo in maniera concreta prima annucciandovi che nel mese di maggio 1999 sarò nuovamente a Buenos Aires con una delegazione della Camera di Commercio di Varese per studiare modalità di integrazione economica, poi promettendovi che, prima dello scadere del mio mandato come sindaco di Varese, organizzerò un incontro nel quale i varesini dellArgentina e quelli residenti a Varese potranno dibattere sulle proposte per una vera integrazione delle forze, degli intenti ed anche delle speranze per un futuro radioso che ci trovi uniti ed integrati in una unica comunità solerte e fraterna.
dalla Delegazione della Municipalità Varesina 26 ottobre lunedì
27 ottobre martedì
Pomeriggio
28 ottobre mercoledì
Pomeriggio
29 ottobre giovedì
30 ottobre venerdì
Pomeriggio
31 ottobre sabato
1 novembre domenica
2 novembre lunedi
PROYECTO "COLOMBO 2000" àrea socio-cultural Responsabile Dott. Romeo Lucioni INDICE
10 setiembre 1998 Este proyecto cientìfico, ideado por el Prof. Giuseppe Nappi, Director Cientifico del Instituto Neuròlogico Casimiro Mondino Universidad de Pavia, està conducido en Argentina y en Italia con el apoyo del Ministero del Exterior de los dos Paises, en el ambito de los acuerdos bilaterales de cooperaciòn y desarrollo. En la investigaciòn, primariamente orientada al estudio de seis enfermedades que son muy frecuentes en las estadìsticas medicas, se ha desarrollado un àrea, denominada "àrea socio-cultural", que se propone estudiar las caracterìsticas socio-culturales que determinan la expresiòn fenomenològica de eventuales patologias, pero, sobre todo, que influencian el background creando situaciones de stress, de malestar, de conflicto y de desadaptaciòn. Estos "eventos peligrosos" podràn ser individuados por este estudio desde el momento que se actùa sobre una coorte definita (50.000 italianos emigrados en Argentina y 50.000 sujetos residentes en Italia), uniforme por lo que concierne la estructura genética y también por las raìces històrico-culturales. El Proyecto "Colombo 2000" es una compleja investigaciòn cientifica sobre la poblaciòn italiana que reside en su patria comparada con la que ha emigrado en Argentina: prevè la estructuraciòn de una "coorte argentina", compuesta por italianos o hijos con los dos padres italianos, confrontada con otra preparada en Italia con las mismas caracterìsticas de la primera. A partir de las dos "coortes" se sacaràn las distintas muestras necesarias para las diferentes investigaciones. El estudio se estructura en tres areas: AREA NEURO EPIDEMIOLOGICA Prevee el estudio de seis patologìas:
Tomando en consideraciòn las diferentes variables clìnicas, ambientales y/o geogràficas. AREA GENETICA esta importantìsima investigaciòn profundizarà los temas de la familiaridad y de la hereditariedad que interesan las seis enfermedades elegidas. AREA SOCIO CULTURAL Estudia el background socio-cultural de los emigrantes originarios de las diferentes regiones italianas. El estudio comparativo de las distintas realidades sociales y culturales que se evidenciaràn permitirà la comparaciòn inter-regional, entre grupos regionales de los emigrantes y los correspondientes que han quedado en pàtria, ademàs de las variables que influencian los fenomenos psico-sociales "ligados" al hecho emigratorio (desarraigo), asì como los activados en las estrategias del arraigo. INVESTIGACIÒN SOCIO-CULTURAL COMPARACIONES 1)
2)
3)
4)
* El mismo esquema servirà eventualmente para otras Regiones 5)
Se sabe como factores socio-culturales pueden determinar situaciones potencialmente patològicas y el estudio incluido en "Colombo 2000", ùnico en su genero e importante por el gran numero de sujetos que participaràn, permitirà evidenciar los hechos negativos y positivos que intervienen en las experiencias de abandono de la propia tierra y de los relacionados al nuovo insediamento. Los datos que resultaràn seràn importantes para entender "algo màs" de la emigraciòn y, sobre todo:
El estudio de los factores socio-culturales que interesan el fenòmeno emigratorio revestirà una notable importancia para estructurar los programas màs adecuados y que interesan:
Considerando estos aspectos, el estudio socio-cultural de "Colombo 2000" llevarà a conocer las reales posibilidades de recepciòn que los paises desarrollados ofrecen a sujetos con voluntad y capacidad migratoria positiva. El estudio socio-cultural ha notablemente interesado el àmbito cientìfico e involucra personalidades de la esfera humanìstica de Universidades y Centros de Estudio italianos y argentinos. Para resolver cuestiones burocràticas, la investigaciòn se ha apoyado a la Fundaciòn C.I.R.N.A. (Centro Italiano Ricerca Neurologica Applicata) y està dirigida por el Dott. Romeo Lucioni que la ha estudiado en sus aspectos cientificos y operativos. La investigaciòn socio-cultural iniciarà en Buenos Aires en los proximos meses aùn que los problemas gestionales no sean del todo solucionados debido a la complejidad del estudio, que cuenta con la colaboraciòn de la prestigiosa Universidad del Salvador de Buenos Aires y con el apoyo de importantes Entidades. REUNION CIENTIFICA DE COLOMBO 2000 Palabras del Dr. Aldo Fumagalli Es realmente importante para mi estar en Buenos Aires participando al Congreso Cientìfico de Colombo 2000 en la doble funciòn de Intendente de Varese y de activo investigador del àrea socio-cultural del mismo. Es como sentirse en una situaciòn privilegiada desde el momento en que se tiene la posibilidad de transferir inmediatamente los descubrimientos cientìficos a la pràctica aplicada, evitando de esta manera todo aquel tiempo muerto que, a veces, vuelven desactualizados aùn los proyectos màs importantes. La experiencia de Colombo 2000 es ùnica tambièn desde el momento que, para afrontar problemàticas particulares, es utilizado un mètodo interdisciplinario que, a mi modo de ver, resulta siempre màs esencial teniendo en cuenta la complejidad de las interacciones que, por ejemplo en nuestro caso, son cientìficas y humanas. Concebir el Hombre como sujeto holìstico, colocado en el centro de la observaciòn es, sin lugar a dudas, el modelo operativo fundamental para afrontar el tema de la salud, de su conservaciòn, de su recuperaciòn y, sobretodo, de la prevenciòn. Durante los anos en que he presidido el Hogar de Ancianos Molina de Varese, he debido experimentar cotidianamente cuànto los valores ambientales, sociales, emotivos y afectivos influyen sobre la calidad de la vida. Sobre la psiquis y el soma de las personas ancianas y, tal vez por esto, me he sentido tan còmodo en la proyectaciòn de una investigaciòn humano-cientìfica como es, y continua a demostrarlo, Colombo 2000. En este momento permìtanme agradecer al Prof. Nappi que, con clarividencia y con una visiòn verdaderamente globalizante, ha intuìdo la importancia de comparar estas experiencias y que hoy nos acompaña aquì, en Buenos Aires, para estrechar lazos cientìficos y humanos con tantos ilustres investigadores de dos paìses que, en su interferencia recìproca relacionada a los procesos de inmigraciòn y emigraciòn, nos enseña la importancia que tiene la co-participaciòn y el respeto recìproco en el desarrollo y en el crecimiento de los pueblos y de su grandeza. PROVINCIA DE VARESE DE BUENOS AIRES Dr. Aldo Fumigalli, Intendente de la Ciudad de Varese Es un gran placer estar en Buenos Aires para celebrar un encuentro històrico entre conciudadanos varesinos separados por un Ocèano, pero seguramente atados por las tradiciones y los afectos que incluyen, no sòlo a nuestras familias, sino tambièn el verde de nuestros valles y el azul de nuestros lagos. Amar nuestra gente y nuestra tierra es un derecho y un deber y, justamente por eso, es que he aceptado con entusiasmo la invitaciòn del Ing. Angel Cervini a estar aquì con ustedes, en Buenos Aires, donde tambièn me esperan las jornadas de un gran proyecto cientìfico, el "Colombo 2.000". De todas maneras, serìa inconcebible reencontrarnos despuès de tanto tiempo y no poner inmediatamente el acento en el significado programàtico que reviste este encuentro. Antes que nada quisiera senalar que mi presencia subraya un aspecto de igualdad entre conciudadanos, sean èstos residentes en Varese, en Argentina o en cualquier otro lugar. En mi experiencia de administrador y de estudioso de los problemas sociales, he siempre verificado que las empresas, sean èstas grandes o pequenas, son modificadas, vivificadas y sostenidas por una cultura: sòlo con una seria frofundizaciòn cultural es posible afrontar las graves cuestiones que atenazan el normal desarrollo de todos los Estados, sea aquellos ricos, que aquellos en vias de desarrollo, sea aquellos pobres, todos finalmente atados por una economìa global. La cultura es el alma de una sociedad moderna y es justamente aquella a dar las energìas utiles para dirigirse hacia el futuro. Afrontar estos temas, ampliar los horizontes geogràficos, redescubrir los valores positivos de las emigraciones son hoy los imperativos que deben guiar a los administradores, desde el momento en que la reducciòn de la natalidad y los movimientos de las masas son una fuente de preocupaciòn en muchas àreas geogràficas, entre èllas la italiana. Estos ùltimos dos o tres años han sido para nuestro paìs años de recuperaciòn y de estabilizaciòn de un progreso que nos està llevando hacia importantes resultados. La evaluaciòn del F.M.I y de la O.C.S.E. (Organizaciòn para la Cooperaciòn y el Desarrollo Econòmico) y el ingreso en Europa, son la prueba que Italia tiene todos los papeles en orden para afrontar el futuro pròximo, pero me pregunto cuànto serà necesario hacer todavìa y cuànto de èste empeño deberà necesaria y finalmente involucrar los intereses de nuestros emigrados. Acostumbrado a escuchar los pedidos de intervenciones y ayuda, estoy seguro que, si decidièramos abrir las puertas de las peticiones podrìamos llenar enteros dossiers tambièn aquì, en Argentina. Pero hoy la real dimensiòn de los problemas reclama algo diferente, algo que solamente todos juntos podemos encontrar y tenemos el deber de buscar, no sòlo para nosotros sino tambièn para nuestros hijos. Se oye decir que las delegaciones provenientes de Italia deben contribuìr a re-encontrar las raìces, pero yo creo que no haya nadie que conserve y venere las propias tradiciones y los propios orìgenes como un italiano en el exterior. Otros son, y màs difìciles, los temas que deberemos afrontar, entre ellos se encuentran:
En particular sobre este argumento quisiera detenerme, visto
que lo considero de prioritaria importancia. Estos compatriotas, gracias a sus cualidades psìquicas (la fuerza de voluntad) y mentales (la capacidad), se han convertido en empresarios, profesionales o artistas, tantas veces de altìsimo nivel, y deberìamos considerarlos como un recurso, asì como lo fueron los depòsitos en dinero durante el periodo post-bèlico. Desde este punto de vista, Ustedes, nuestros amigos de siempre, tenèis que volver a ser conciudadanos completamente, participando a la polìtica comùn que significa desarrollo, creaciòn de alternativas, integraciòn econòmica, polìtica y social, abertura hacia un crecimiento futuro. Siendo yo un administrador pùblico debo recordar las dificultades que en los pròximos meses deberemos afrontar con la entrada en vigor de los acuerdos de Maastricht y la necesidad de afrontar concretamente la deuda interna, pero, por otro lado, creo que si trabajaremos todos unidos y en comunidad de intenciones lograremos realizar muchas cosas para favorecer los compatriotas en el exterior. Seguramente deberemos obtener:
Para comenzar a predisponer y a realizar un programa comùn, Os prometo que abrirè en Varese un canal permanente de informaciòn (que podrìa volverse una oficina para favorecer la integraciòn de nuestros conciudadanos al exterior) para facilitar el intercambio de datos acerca de las propuestas que pueden resultar interesantes para vuestro desarrollo y vuestra integraciòn en la red de la ciudad, ademàs de las realidades italiana y europea. Para cerrar esta breve exposiciòn quisiera hacerlo en manera concreta, antes que nada anunciàndoles que en el mes de mayo de 1999 estarè nuevamente en Buenos Aires con una delegaciòn de la Càmara de Comercio de Varese para estudiar las posibilidades de integraciòn econòmica y, en segundo lugar, prometièndoles que antes de terminar mi gestiòn como Intendente de Varese, organizarè un encuentro en el cual los varesinos de la Argentina y los residentes de Varese podràn debatir a cerca de las propuestas para crear una verdadera uniòn de las fuerzas y tambièn de las esperanzas de un futuro radiante que nos encuentre unidos e integrados en una ùnica comunidad solidaria y fraterna. Torna
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05.07.16