Colombo 2000                   Area Socio-culturale


VERSIONE ITALIANA

VERSIONE SPAGNOLA

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PROGETTO "COLOMBO 2000"

Area socio-culturale

Responsabile Dott. Romeo Lucioni

INDICE

PROSPETTO INFORMATIVO N°1

10 settembre 1998

Questo progetto di ricerca scientifica, ideato dal Prof. Giuseppe Nappi, Direttore scientifico dell’Istituto Neurologico Casimiro Mondino – Università di Pavia, è iniziato nel 1995 e viene condotto in Argentina ed in Italia sotto l’egida del Ministero degli Esteri dei due Paesi, nell’ambito degli accordi bilaterali di cooperazione e sviluppo.

Nella ricerca, principalmente orientata allo studio di sei malattie che hanno una ampia rappresentazione nel panorama sanitario, è stata sviluppata un’area, denominata "area socio-culturale", che si propone di studiare le concomitanti socio-culturali che intervengono nel determinismo dell’espressione fenomenologica di eventuali patologie, ma, soprattutto, che influenzano il background creando situazioni di stress, di disagio, di conflitto e di disadattamento.

Questi "eventi dannosi" potranno essere individuati dalla ricerca in questione proprio perché viene condotta su una coorte ben definita (50.000 italiani emigrati in Argentina più 50.000 residenti in Italia), uniforme per quanto riguarda il corredo genetico ed anche per le radici storico-culturali.

Il Progetto "Colombo 2000" è una complessa ricerca scientifica sullo studio della popolazione italiana residente in patria confrontata con quella emigrata in Argentina: prevede la strutturazione di una "coorte argentina", composta da italiani o figli con entrambi i genitori italiani, confrontata con un’altra formata in Italia con le stesse caratteristiche della prima.

Dalla coorte saranno estratti i vari campioni necessari per le diverse indagini.

La ricerca si struttura in tre aree:

AREA NEURO EPIDEMIOLOGICA

Prevede lo studio di sei patologie:

  • Malattia di Alzheimer

  • Malattia di Parkinson

  • Corea di Huntington

  • Cefalea a grappolo

  • Sindrome premestruale

  • Psicosi distimica

tenendo in considerazione diverse variabili sia cliniche sia ambientali e/o geografiche.

AREA GENETICA

Questa importantissima ricerca approfondirà i temi della familiarità e della ereditarietà riguardanti le sei malattie sopra citate.

AREA SOCIO CULTURALE

Ha lo scopo di studiare il background socio-culturale degli emigrati italiani provenienti dalle diverse regioni. Lo studio comparato delle diverse realtà sociali e culturali che saranno evidenziate permetterà la comparazione inter-regionale , quella tra i gruppi regionali degli emigranti ed i corrispondenti rimasti in patria, oltre che, naturalmente, le variabili che influenzano sia i fenomeni psico-sociali legati al fatto emigratorio (desarraigo), sia quelli messi in atto nelle strategie di inserimento (arraigo).

RICERCA SOCIO-CULTURALE

CONFRONTI

1)

COORTE ARGENTINA

à

COORTE ITALIANA

2)

 

corrispondenti a

 

CORREGIONALI EMIGRATI

à

CORREGIONALI RESIDENTI IN ITALIA

3)

In argentina

In Italia

GRUPPO REGIONALE

GRUPPO REGIONALE

â

â

DIFFERENTI GRUPPI REGIONALI

DIFFERENTI GRUPPI REGIONALI

4)

CORREGIONALI CALABRESI IN ARGENTINA

à

CORREGIONALI CALABRESI IN ITALIA

â

 

â

à

à

CORREGIONALI CALABRESI IN LOMBARDIA *

* Lo stesso schema servirà eventualmente per altre regioni

5)

VALORI MEDI EVIDENZIATI NELLA COORTE ARGENTINA

VALORI MEDI EVIDENZIATI NELLA COORTE ITALIANA

â

â

CAMPIONI REGIONALI IN ARGENTINA

CAMPIONI REGIONALI IN ITALIA

 

È noto come concomitanti socio-culturali possano interagire nel determinismo di situazioni potenzialmente patologiche e lo studio incluso in "Colombo 2000", unico nel suo genere e importante per il gran numero dei soggetti che saranno coinvolti, permetterà di evidenziare i fattori negativi e quelli positivi che intervengono nelle esperienze di abbandono della propria terra e di quelli legati al nuovo insediamento.

I dati rilevati saranno importanti per capire "qualcosa di più" sull’emigrazione e, soprattutto:

  • Evidenziare le funzioni socio-culturali del background che provocano situazioni di stress, di disagio e di conflitto che possono intervenire nel determinismo di situazioni anormali e anche capaci di influenzare la comparsa di momenti pre-patogeni, oppure esprimersi come fattori che agiscono positivamente e, di conseguenza, possono essere utili per migliorare i meccanismi dell’inserimento.

  • Delineare interventi specifici e proficui per il controllo e lo sviluppo delle spinte occupazionali e formative che interessano i lavoratori di origine italiana.

  • Stringere i legami con tanti connazionali che vivono in Argentina.

  • Ridare ai nostri emigrati un senso di appartenenza alla cultura ed agli eventi della madrepatria.

Lo studio delle concomitanti socio-culturali nel fenomeno emigratorio rivestirà una notevole importanza per strutturare i programmi più idonei che riguardano:

  • L’inserimento nella società di frange emarginate o comunque minoritarie.

  • L’organizzazione di programmi di educazione-formazione per gruppi di emigrati di diversa estrazione culturale.
  • l’esame dei vissuti profondi degli emigranti che aiuterà a conoscere i bisogni e gli elementi strutturali che determinano il rifiuto, le aspettative mosse dal fenomeno emigratorio sia in coloro che arrivano, sia nella società che li riceve.
  • Approfondire le conoscenze sul processo della emigrazione aiuterà anche a evidenziare le caratteristiche necessarie per un inserimento nel mondo del lavoro e quindi evitare spinte verso l’emarginazione, soprattutto, quelle che determinano scelte antisociali di tipo persecutorio sia nei confronti della "società accogliente", sia verso gli altri emigranti connazionali o no.

Tenendo conto di questi aspetti, lo studio socio-culturale di Colombo 2000 faciliterà la diffusione delle reali possibilità di accoglienza che i paesi sviluppati offrono a soggetti con volontà e anche capacità emigratoria positiva.

Lo studio socio-culturale ha suscitato molto interesse nell’ambito scientifico e in esso intervengono personalità dell’ambito umanistico di molte Università e Centri di Studio italiani ed argentini.

Per risolvere questioni burocratiche, la ricerca è stata strutturata nell’ambito della Fondazione C.I.R.N.A. (Centro Italiano Ricerca Neurologica Applicata) ed è stata affidata alla Direzione del Dott. Romeo Lucioni che ne ha tracciato gli estremi scientifico-operativi.

L’indagine socio-culturale prenderà il via in Buenos Aires nei prossimi mesi anche se i problemi gestionali non sono del tutto ancora risolti per la complessità dello studio, pur contando sulla collaborazione della prestigiosa Universidad del Salvador di Buenos Aires e sull’appoggio di importanti Enti ed Istituzioni italiani e argentini.

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BUENOS AIRES   RIUNIONE SCIENTIFICA DI COLOMBO 2000

Parole del Dott. Aldo Fumagalli

È veramente importante per me essere a Buenos Aires partecipando al Convegno Scientifico di Colombo 2000 nella duplice veste di Sindaco di Varese e di attivo ricercatore dell’Area Socioculturale dello stesso.

È come sentirsi in una situazione privilegiata dal momento che ho la possibilità di trasferire immediatamente le scoperte scientifiche alla pratica applicativa saltando tutti quei tempi morti che, a volte, rendono disattuali anche progetti importanti.

L’esperienza di Colombo 2000 è anche unica dal momento che, per affrontare problematiche particolari, viene utilizzato un metodo interdisciplinare che, a mio avviso, diventa sempre più essenziale, vista la complessità delle interazioni che, nel nostro caso per esempio, sono scientifiche ed umanistiche.

Assumere l’Uomo come soggetto olistico, posto al centro dell’osservazione è, senza dubbio, il modello operativo fondamentale per affrontare i temi della salute, del ripristino, del recupero e, soprattutto, della prevenzione.

Negli anni della mia presidenza alla Casa di Riposo Molina, di Varese, ho potuto sperimentare quotidianamente quanto i valori ambientali, sociali, emotivi ed affettivi influiscano sulla qualità della vita, sulla psiche ed anche sul soma delle persone anziane e, forse per questo, mi sono sentito a mio agio nella programmazione di una ricerca scientifico-umanistica tanto importante come è , e sempre più si sta dimostrando, Colombo 2000.

Lasciatemi ringraziare, a questo punto, il Prof. Nappi che, con lungimiranza e con una visione veramente globalizzante, ha intuito l’importanza di mettere a confronto le esperienze e che oggi ci accompagna, qui a Buenos Aires, a stringere legami scientifici ed umani con tanti illustri scienziati di due Paesi che, nella loro interferenza reciproca legata ai processi di emigrazione e di immigrazione, ci insegnano quanta importanza abbia la compartecipazione ed il rispetto reciproco nello sviluppo e nella crescita dei popoli e della loro grandezza.

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INCONTRO CON LA ASSOCIAZIONE

PROVINCIA DI VARESE DI BUENOS AIRES

Dott. Aldo Fumagalli – Sindaco della Città di Varese

È un grande piacere essere a Buenos Aires per celebrare uno storico incontro tra concittadini varesini separati da un oceano, ma sicuramente legati dalle tradizioni e dagli affetti che interessano non solo le nostre famiglie, ma anche il verde delle nostre valli ed il blu dei nostri laghi.

Amare le nostre genti e la nostra terra è un diritto ed un dovere e, proprio per questo, ho accettato con entusiasmo l’invito dell’Ing. Angelo Cervini di essere qui con Voi, a Buenos Aires, dove mi aspettano anche i lavori di un grande progetto scientifico: il "Colombo 2000".

Non sarebbe però pensabile ritrovarci dopo tanto tempo e non porre subito l’accento sul significato programmatico che riveste il nostro incontro.

Prima di tutto voglio segnalare che la mia presenza sottolinea un aspetto di uguaglianza tra con-cittadini, siano essi residenti a Varese, in Argentina o in qualsiasi altro luogo.

Nella mia esperienza di amministratore e di studioso delle problematiche sociali, ho sempre verificato che le imprese, piccole o grandi che siano, sono mosse, vivificate e supportate da una cultura: solo con un serio approfondimento culturale si possono affrontare le gravi questioni che attanagliano il normale sviluppo di tutti i Paesi, sia quelli ricchi, sia quelli in via di sviluppo, sia quelli poveri, tutti ormai legati da una economia globalizzante.

È la cultura l’anima di una società moderna ed è proprio quella a dare energie utili ad indirizzare verso il futuro.

Affrontare le grandi tematiche, allargare gli orizzonti geografici, riscoprire le valenze positive delle emigrazioni sono oggi gli imperativi che devono guidare gli amministratori, dal momento che la riduzione delle nascite ed i movimenti delle masse sono fonte di preoccupazione in molte aree geografiche tra cui quella italiana.

Questi ultimi 2 o 3 anni sono stati per il nostro Paese anni di recupero e di stabilizzazione di un progresso che ci sta portando verso importanti risultati.

Il giudizio del F.M.I. e della O.C.S.E. (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e l’entrata in Europa, sono la riprova che l’Italia ha le carte in regola per affrontare il prossimo futuro, ma mi chiedo quanto dovrà ancora essere fatto e quanto di questo impegno dovrà necessariamente e finalmente investire gli interessi dei nostri emigranti.

Abituato ad ascoltare le richieste di interventi e di aiuti, sono certo che, se dovessimo aprire le porte delle petizioni riempiremmo interi dossier anche qui in Argentina, ma oggi la dimensione reale dei problemi richiede qualcosa di diverso, qualcosa che solamente insieme possiamo trovare e abbiamo il dovere di cercare, non solo per noi, ma per i nostri figli.

Si sente dire che le delegazioni provenienti dall’Italia devono contribuire a far ritrovare le radici, ma io credo che non ci sia nessuno che conservi e veneri le proprie tradizioni e le proprie origini come un italiano all’estero. Altri sono dunque i temi da trattare, sicuramente più difficili e tra questi si inseriscono:

  • Il riconoscimento del voto per le elezioni italiane che è un giusto riconoscimento del "valore" appunto delle famose radici.
  • La ricerca di mezzi e modi per integrare maggiormente gli italiani emigrati al tessuto connettivo della Patria, farli cioè partecipi di un destino che deve essere comune.

Proprio su quest’ultimo argomento vorrei soffermarmi dato che lo ritengo di primaria importanza.

Ormai l’Italia, volenti o nolenti, è diventata di fatto un Paese multietnico e non è qui il caso di discutere se questo sia un pericolo o un valore, tanto più che, di fronte ai disastri etnico-politici verificatisi nell’ambito del Mediterraneo, l’intervento umanitario diventa un obbligo.

Prestando attenzione ad una realtà ineluttabile, non possiamo, però, mettere in secondo piano un "patriottismo di giustizia" nei confronti degli italiani residenti all’estero, la cosiddetta "Italia fuori d’Italia". Questi nostri connazionali, grazie alle loro qualità psichiche (la volontà) e mentali (la capacità), sono diventati imprenditori, professionisti o artisti, molte volte di altissimo livello, e dobbiamo considerarli una risorsa così come lo erano le rimesse in denaro nel periodo post-bellico.

In questa ottica, Voi, nostri amici di sempre, dovete tornare ad essere concittadini in maniera completa, partecipando alla politica comune che significa sviluppo, creazione di alternative, integrazione economica, politica e sociale, apertura ad una crescita per il futuro.

Essendo amministratore pubblico devo ricordare le difficoltà che nei prossimi mesi dovremo affrontare con l’entrata in vigore degli accordi di Maastricht e la necessità di affrontare concretamente il debito interno, ma, per altro, credo che se lavoreremo uniti e con comunità di intenti riusciremo a realizzare molte cose per favorire Voi connazionali e concittadini all’estero.

Sicuramente dobbiamo ottenere:

  • Il diritto di voto politico per le scelte italiane ed il voto amministrativo nei Paesi di residenza.
  • Il potenziamento dei programmi radio-televisivi rivolti ai connazionali nel mondo non solo per diffondere ciò che si fa in Italia, ma per aprire le porte ai contributi che le nostre comunità di emigrati possono predisporre.
  • Portare le nostre rappresentanze diplomatiche ad esercitare un lavoro di ponte per facilitare gli scambi delle idee, oltre che dei prodotti.
  • Ottenere delle aree di privilegio nell’ambito del commercio tra i nostri due Paesi, come potrebbe essere anche la creazione di parcheggi pre-importazione per i prodotti italiani.
  • Dare vantaggi e preferenze alle "joint venture" tra imprenditori ed imprese di origine italiana con conseguenti finanziamenti privilegiati.
  • Sviluppare una stretta collaborazione per lo sviluppo industriale delle nostre imprese attraverso modelli di finanziamento della ricerca tecnico-scientifica che potrebbe essere potenziata proprio in Argentina.
  • Creare reti di sviluppo turistico privilegiate per gli italiani che vengano a visitare i connazionali emigrati e/o i loro discendenti.
  • Favorire i trasferimenti di fondi europei per la formazione verso i nostri connazionali all’estero.
  • Potenziare lo scambio di allievi per corsi di formazione a tutti i livelli, in modo da equiparare i titoli e quindi le possibilità di impiego.
  • Creare borse di studio per i nostri figli che risiedono all’estero presso università ed importanti centri di ricerca.

Per cominciare a predisporre e a realizzare un programma comune, Vi prometto che aprirò a Varese un canale permanente di informazione (che potrebbe diventare un vero e proprio ufficio per l’integrazione dei nostri concittadini all’estero) per facilitare lo scambio di informazioni sulle proposte che possano essere interessanti per il vostro sviluppo e la vostra integrazione nel tessuto della città, oltre che nella realtà italiana ed europea.

Per chiudere questa mia breve esposizione permettetemi di farlo in maniera concreta prima annucciandovi che nel mese di maggio 1999 sarò nuovamente a Buenos Aires con una delegazione della Camera di Commercio di Varese per studiare modalità di integrazione economica, poi promettendovi che, prima dello scadere del mio mandato come sindaco di Varese, organizzerò un incontro nel quale i varesini dell’Argentina e quelli residenti a Varese potranno dibattere sulle proposte per una vera integrazione delle forze, degli intenti ed anche delle speranze per un futuro radioso che ci trovi uniti ed integrati in una unica comunità solerte e fraterna.

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PROGRAMMA SVOLTO

dalla Delegazione della Municipalità Varesina
composta da:
Dott. Aldo Fumagalli – Sindaco di Varese
Dott. Romeo Lucioni – Responsabile dell’Area Socioculturale del Progetto Colombo 2000
a Buenos Aires (Argentina)
dal 26 ottobre al 2 novembre 1998
in occasione dei
Lavori Organizzativi del Comitato Italo-Argentino
dei Responsabili del PROGETTO "COLOMBO2000"
e dell'Incontro del Sindaco di Varese con
la "Associazione Provincia di Varese"
e le Associazioni Lombarde di Buenoos Aires

26 ottobre – lunedì

  • Arrivo a Buenos Aires della Delegazione di Colombo 2000

27 ottobre – martedì

  • Riunione con l’Ing. Angel Cervini, Presidente dell’Associazione Provincia di Varese, per concordare il programma degli incontri di lavoro.
  • Ricevimento del Dott. Aldo Fumagalli all’Aeroporto di Eseiza

Pomeriggio

  • Tavola rotonda presso la sede dell’Ass.Provincia di Varese con la presenza della Commissione Direttiva

28 ottobre – mercoledì

  • Incontro con l’Ing. Juan Mosca, Vicepresidente del "Hospital Italiano" e visita al nosocomio.
  • Incontro con il Comm. Pallaro, Presidente della Camera di Commercio Italiana in Argentina.

Pomeriggio

  • Incontro con il Dott. Olivera, Vicegovernatore della Città di Buenos Aires
  • Incontro di lavoro con il Dott. Enrique del Acebo Ibañez, responsabile in Argentina dell’Area Socioculturale del Progetto Colombo 2000.
  • Cena di lavoro presso il Club Italiano con la presenza del suo Presidente Dott. Hector Kajin

29 ottobre – giovedì

  • Incontro con il Sindaco della Città di San Isidro, Dott. Melchor Angel Posse ed i suoi Collaboratori.
  • Incontro con il Dott. Luis Mazzarella, Decano dell’Universidad Interamericana.
  • Incontro con lo psichiatra Dott. Jaime Pecheny, esperto di Alzheimer
  • Incontro con la Dott.ssa Genoveva de Mahieu della Secretaria de Investigaciòn della Universidad del Salvador di Buenos Aires.
  • Incontro con la Sig.ra Maria Grazia Boffi, Presidente dell’Associazione Lombarda di Buenos Aires.
  • Partecipazione alla riunione organizzata dall’Università di Bologna in occasione dell’apertura della sua Sede di Buenos Aires e alla Classe Magistrale del Prof. Umberto Eco sul tema: "Il libro nel prossimo millennio".

30 ottobre – venerdì

  • Inizio dei lavori del Comitato Italo-Argentino del Progetto Colombo 2000.
  • Pranzo di lavoro con il Sig. Console Italiano di Buenos Aires, Dott. Melloni.

Pomeriggio

  • Continuazione dei lavori organizzativi del Progetto Colombo 2000 con la relazione del Dott. Aldo Fumagalli.
  • Cena di lavoro con i Rappresentanti delle Associazioni Lombarde in Buenos Aires con la presenza del Presidente Dott. Aurelio Lazzari.

31 ottobre – sabato

  • Conclusione dei lavori del Comitato Organizzativo del Progetto Colombo 2000 con le parole finali del Dott. Loyudice.
  • Pranzo sociale con le famiglie varesine di Buenos Aires presso il Club Italiano che ha compiuto quest’anno i suoi cento anni di fondazione.
  • Riunione di lavoro con il Dott. Enrique Ibañez.

1 novembre – domenica

  • Riunione di lavoro con i responsabili argentini dell’Area Socioculturale del Progetto Colombo 2000
  • Partecipazione del Dott. Aldo Fumagalli ad un Programma Radiofonico per gli Italiani in Radio AM 1150 – Sagrada Familia.

2 novembre – lunedi

  • Partenza per l’Italia del Dott. Aldo Fumagalli e del Dott. Romeo Lucioni.

 

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PROYECTO "COLOMBO 2000"

àrea socio-cultural

Responsabile Dott. Romeo Lucioni

INDICE

 

PROSPECTO INFORMATIVO N°1

10 setiembre 1998

Este proyecto cientìfico, ideado por el Prof. Giuseppe Nappi, Director Cientifico del Instituto Neuròlogico Casimiro Mondino – Universidad de Pavia, està conducido en Argentina y en Italia con el apoyo del Ministero del Exterior de los dos Paises, en el ambito de los acuerdos bilaterales de cooperaciòn y desarrollo.

En la investigaciòn, primariamente orientada al estudio de seis enfermedades que son muy frecuentes en las estadìsticas medicas, se ha desarrollado un àrea, denominada "àrea socio-cultural", que se propone estudiar las caracterìsticas socio-culturales que determinan la expresiòn fenomenològica de eventuales patologias, pero, sobre todo, que influencian el background creando situaciones de stress, de malestar, de conflicto y de desadaptaciòn.

Estos "eventos peligrosos" podràn ser individuados por este estudio desde el momento que se actùa sobre una coorte definita (50.000 italianos emigrados en Argentina y 50.000 sujetos residentes en Italia), uniforme por lo que concierne la estructura genética y también por las raìces històrico-culturales.

El Proyecto "Colombo 2000" es una compleja investigaciòn cientifica sobre la poblaciòn italiana que reside en su patria comparada con la que ha emigrado en Argentina: prevè la estructuraciòn de una "coorte argentina", compuesta por italianos o hijos con los dos padres italianos, confrontada con otra preparada en Italia con las mismas caracterìsticas de la primera.

A partir de las dos "coortes" se sacaràn las distintas muestras necesarias para las diferentes investigaciones.

El estudio se estructura en tres areas:

AREA NEURO EPIDEMIOLOGICA

Prevee el estudio de seis patologìas:

  • Enfermedad de Alzheimer
  • Enfermedad de Parkinson
  • Còrea de Huntington
  • Cefaléa en racimos
  • Sindrome premestrual
  • Psicosis distimica

Tomando en consideraciòn las diferentes variables clìnicas, ambientales y/o geogràficas.

AREA GENETICA

esta importantìsima investigaciòn profundizarà los temas de la familiaridad y de la hereditariedad que interesan las seis enfermedades elegidas.

AREA SOCIO CULTURAL

Estudia el background socio-cultural de los emigrantes originarios de las diferentes regiones italianas. El estudio comparativo de las distintas realidades sociales y culturales que se evidenciaràn permitirà la comparaciòn inter-regional, entre grupos regionales de los emigrantes y los correspondientes que han quedado en pàtria, ademàs de las variables que influencian los fenomenos psico-sociales "ligados" al hecho emigratorio (desarraigo), asì como los activados en las estrategias del arraigo.

INVESTIGACIÒN SOCIO-CULTURAL COMPARACIONES

1)

COORTE ARGENTINA

à

COORTE ITALIANA

2)

 

Correspondientes a

 

CORREGIONALES EMIGRADOS

à

CORREGIONALES RESIDENTES EN ITALIA

3)

En argentina

En Italia

GRUPO REGIONAL

GRUPO REGIONAL

â

â

DIFERENTES GRUPOS REGIONALES

DIFERENTES GRUPOS REGIONALES

4)

CORREGIONALES CALABRESES EN ARGENTINA

à

CORREGIONALES CALABRESES EN ITALIA

â

 

â

à

à

CORREGIONALES CALABRESES EN LOMBARDIA *

* El mismo esquema servirà eventualmente para otras Regiones

5)

VALORES MEDIOS EVIDENCIADOS EN LA COORTE ARGENTINA

VALORES MEDIOS EVIDENCIADOS EN LA COORTE ITALIANA

â

â

MUESTRAS REGIONALES EN ARGENTINA

MUESTRAS REGIONALES EN ITALIA

Se sabe como factores socio-culturales pueden determinar situaciones potencialmente patològicas y el estudio incluido en "Colombo 2000", ùnico en su genero e importante por el gran numero de sujetos que participaràn, permitirà evidenciar los hechos negativos y positivos que intervienen en las experiencias de abandono de la propia tierra y de los relacionados al nuovo insediamento.

Los datos que resultaràn seràn importantes para entender "algo màs" de la emigraciòn y, sobre todo:

  • Evidenciar las funciones socio-culturales del background que provocan situaciones de stress, de malestar y de conflicto que pueden intervenir para determinar situaciones anormales o aptas para influenciar la apariciòn de momentos pre-patogenos, o expresarse como factores que actùan positivamente y, consecuentemente, pueden resultar ùtiles para mejorar los mecanismos del arraigo;
  • delinear pràcticas especìficas y ùtiles para el control y el desarrollo de elecciones ocupacionales y formativas que interesan a los trabajadores de origen italiana;
  • Aumentar los vinculos con otros compatriotas que viven en Argentina;
  • Estimular en los emigrantes italianos un sentido de pertenencia a la cultura y a los eventos de la madre patria.

El estudio de los factores socio-culturales que interesan el fenòmeno emigratorio revestirà una notable importancia para estructurar los programas màs adecuados y que interesan:

  • La inserciòn en la sociedad de sectores marginados o minoritarios;
  • La organizaciòn de progràmas de educaciòn-formaciòn para grupos de emigrantes de diferente origen cultural;
  • El examen de las vivencias de los emigrantes que ayudarà a conocer las necesidades y los elementos estructurales que determinan el rechazo, las expectativas incluìdas en el fenòmeno migratorio en quienes llegan y tambièn en la sociedad que los recibe;
  • Profundizar los conocimientos sobre el proceso de la migraciòn ayudarà a evidenciar las caracterìsticas necesarias para una inserciòn en el mundo del trabajo y evitar estimulos de emarginaciòn, sobre todo, los que determinan elecciones antisociales de tipo persecutòrio hacia la "sociedad acogedora" o aquellos hacia los otros emigrantes compatriotas o no.

Considerando estos aspectos, el estudio socio-cultural de "Colombo 2000" llevarà a conocer las reales posibilidades de recepciòn que los paises desarrollados ofrecen a sujetos con voluntad y capacidad migratoria positiva.

El estudio socio-cultural ha notablemente interesado el àmbito cientìfico e involucra personalidades de la esfera humanìstica de Universidades y Centros de Estudio italianos y argentinos.

Para resolver cuestiones burocràticas, la investigaciòn se ha apoyado a la Fundaciòn C.I.R.N.A. (Centro Italiano Ricerca Neurologica Applicata) y està dirigida por el Dott. Romeo Lucioni que la ha estudiado en sus aspectos cientificos y operativos.

La investigaciòn socio-cultural iniciarà en Buenos Aires en los proximos meses aùn que los problemas gestionales no sean del todo solucionados debido a la complejidad del estudio, que cuenta con la colaboraciòn de la prestigiosa Universidad del Salvador de Buenos Aires y con el apoyo de importantes Entidades.

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BUENOS AIRES    REUNION CIENTIFICA DE COLOMBO 2000

Palabras del Dr. Aldo Fumagalli

Es realmente importante para mi estar en Buenos Aires participando al Congreso Cientìfico de Colombo 2000 en la doble funciòn de Intendente de Varese y de activo investigador del àrea socio-cultural del mismo.

Es como sentirse en una situaciòn privilegiada desde el momento en que se tiene la posibilidad de transferir inmediatamente los descubrimientos cientìficos a la pràctica aplicada, evitando de esta manera todo aquel tiempo muerto que, a veces, vuelven desactualizados aùn los proyectos màs importantes.

La experiencia de Colombo 2000 es ùnica tambièn desde el momento que, para afrontar problemàticas particulares, es utilizado un mètodo interdisciplinario que, a mi modo de ver, resulta siempre màs esencial teniendo en cuenta la complejidad de las interacciones que, por ejemplo en nuestro caso, son cientìficas y humanas.

Concebir el Hombre como sujeto holìstico, colocado en el centro de la observaciòn es, sin lugar a dudas, el modelo operativo fundamental para afrontar el tema de la salud, de su conservaciòn, de su recuperaciòn y, sobretodo, de la prevenciòn.

Durante los anos en que he presidido el Hogar de Ancianos Molina de Varese, he debido experimentar cotidianamente cuànto los valores ambientales, sociales, emotivos y afectivos influyen sobre la calidad de la vida. Sobre la psiquis y el soma de las personas ancianas y, tal vez por esto, me he sentido tan còmodo en la proyectaciòn de una investigaciòn humano-cientìfica como es, y continua a demostrarlo, Colombo 2000.

En este momento permìtanme agradecer al Prof. Nappi que, con clarividencia y con una visiòn verdaderamente globalizante, ha intuìdo la importancia de comparar estas experiencias y que hoy nos acompaña aquì, en Buenos Aires, para estrechar lazos cientìficos y humanos con tantos ilustres investigadores de dos paìses que, en su interferencia recìproca relacionada a los procesos de inmigraciòn y emigraciòn, nos enseña la importancia que tiene la co-participaciòn y el respeto recìproco en el desarrollo y en el crecimiento de los pueblos y de su grandeza.

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ENCUENTRO CON LA ASOCIACION PROVINCIA DE VARESE DE BUENOS AIRES

Dr. Aldo Fumigalli, Intendente de la Ciudad de Varese

Es un gran placer estar en Buenos Aires para celebrar un encuentro històrico entre conciudadanos varesinos separados por un Ocèano, pero seguramente atados por las tradiciones y los afectos que incluyen, no sòlo a nuestras familias, sino tambièn el verde de nuestros valles y el azul de nuestros lagos.

Amar nuestra gente y nuestra tierra es un derecho y un deber y, justamente por eso, es que he aceptado con entusiasmo la invitaciòn del Ing. Angel Cervini a estar aquì con ustedes, en Buenos Aires, donde tambièn me esperan las jornadas de un gran proyecto cientìfico, el "Colombo 2.000".

De todas maneras, serìa inconcebible reencontrarnos despuès de tanto tiempo y no poner inmediatamente el acento en el significado programàtico que reviste este encuentro.

Antes que nada quisiera senalar que mi presencia subraya un aspecto de igualdad entre conciudadanos, sean èstos residentes en Varese, en Argentina o en cualquier otro lugar.

En mi experiencia de administrador y de estudioso de los problemas sociales, he siempre verificado que las empresas, sean èstas grandes o pequenas, son modificadas, vivificadas y sostenidas por una cultura: sòlo con una seria frofundizaciòn cultural es posible afrontar las graves cuestiones que atenazan el normal desarrollo de todos los Estados, sea aquellos ricos, que aquellos en vias de desarrollo, sea aquellos pobres, todos finalmente atados por una economìa global.

La cultura es el alma de una sociedad moderna y es justamente aquella a dar las energìas utiles para dirigirse hacia el futuro.

Afrontar estos temas, ampliar los horizontes geogràficos, redescubrir los valores positivos de las emigraciones son hoy los imperativos que deben guiar a los administradores, desde el momento en que la reducciòn de la natalidad y los movimientos de las masas son una fuente de preocupaciòn en muchas àreas geogràficas, entre èllas la italiana.

Estos ùltimos dos o tres años han sido para nuestro paìs años de recuperaciòn y de estabilizaciòn de un progreso que nos està llevando hacia importantes resultados.

La evaluaciòn del F.M.I y de la O.C.S.E. (Organizaciòn para la Cooperaciòn y el Desarrollo Econòmico) y el ingreso en Europa, son la prueba que Italia tiene todos los papeles en orden para afrontar el futuro pròximo, pero me pregunto cuànto serà necesario hacer todavìa y cuànto de èste empeño deberà necesaria y finalmente involucrar los intereses de nuestros emigrados.

Acostumbrado a escuchar los pedidos de intervenciones y ayuda, estoy seguro que, si decidièramos abrir las puertas de las peticiones podrìamos llenar enteros dossiers tambièn aquì, en Argentina. Pero hoy la real dimensiòn de los problemas reclama algo diferente, algo que solamente todos juntos podemos encontrar y tenemos el deber de buscar, no sòlo para nosotros sino tambièn para nuestros hijos.

Se oye decir que las delegaciones provenientes de Italia deben contribuìr a re-encontrar las raìces, pero yo creo que no haya nadie que conserve y venere las propias tradiciones y los propios orìgenes como un italiano en el exterior. Otros son, y màs difìciles, los temas que deberemos afrontar, entre ellos se encuentran:

  • El reconocimiento del derecho a votar en las elecciones italianas que es un justo reconocimiento del "valor", justamente, de las famosas raìces.
  • La bùsqueda de medios y modos para integrar aùn màs los italianos al tejido conectivo de la Patria, o sea convertirlos en parte activa de un destino que debe ser comùn.

En particular sobre este argumento quisiera detenerme, visto que lo considero de prioritaria importancia.
En este momento Italia, independientemente de su voluntad, se ha transformado de hecho en un paìs multiètnico y no es èste el caso de discutir si esta realidad sea un peligro o un valor, aùn màs cuando, de frente a los desastres etno-polìticos que se han manifestado en el àrea Mediterrànea, la intervenciòn humanitaria es obligatoria. Pero, no por prestar atenciòn a una realidad ineluctable, podemos permitirnos dejar en segundo plano un "patriotismo de justicia" hacia aquellos italianos residentes en el exterior, fenòmeno conocido como "Italia fuera de Italia".

Estos compatriotas, gracias a sus cualidades psìquicas (la fuerza de voluntad) y mentales (la capacidad), se han convertido en empresarios, profesionales o artistas, tantas veces de altìsimo nivel, y deberìamos considerarlos como un recurso, asì como lo fueron los depòsitos en dinero durante el periodo post-bèlico. Desde este punto de vista, Ustedes, nuestros amigos de siempre, tenèis que volver a ser conciudadanos completamente, participando a la polìtica comùn que significa desarrollo, creaciòn de alternativas, integraciòn econòmica, polìtica y social, abertura hacia un crecimiento futuro.

Siendo yo un administrador pùblico debo recordar las dificultades que en los pròximos meses deberemos afrontar con la entrada en vigor de los acuerdos de Maastricht y la necesidad de afrontar concretamente la deuda interna, pero, por otro lado, creo que si trabajaremos todos unidos y en comunidad de intenciones lograremos realizar muchas cosas para favorecer los compatriotas en el exterior.

Seguramente deberemos obtener:

  • El derecho de voto polìtico en las decisiones italianas y el voto administrativo en los paises de residencia.
  • Potenciamento de los programas radio-televisivos destinados a los italianos del mundo no sòlo para difundir lo que se hace en Italia sino para abrir las puertas a las contribuciones que las comunidades de emigrados pueden realizar.
  • Preparar nuestros representantes diplomàticos a ejercer un trabajo de puente que facilite el intercambio de ideas ademàs que de productos.
  • Obtener àreas privilegiadas en el àmbito del intercambio entre los dos paìses, como podrìa ser la creaciòn de parkings pre-importazione para los productos italianos
  • Dar ventajas y preferencias a las joint-venture entre empresarios y empresas de origen italiana con consecuentes financiamientos privilegiados.
  • Desarrollar una estrecha colaboraciòn para el desarrollo industrial de nuestras empresas a travès de modelos de financiamento para la investigaciòn tècnico-cientìfica que podrìa ser potenciada justamente en la Argentina.
  • Crear redes de desarrollo turìstico prilegiadas para los italianos que van a visitar los compatritas emigrados y/o sus descendientes.
  • Favorecer las transferencias de fondos europeos para la formaciòn hacia los compatriotas emigrados.
  • Aumentar el intercambio de alumnos de cursos de formaciòn en todos los niveles, en manera de equiparar los tìtulos y favorecer las posibilidades de empleo.
  • Crear becas para nuestros hijos residentes en el exterior en Universidades o importantes centros de investigaciòn.

Para comenzar a predisponer y a realizar un programa comùn, Os prometo que abrirè en Varese un canal permanente de informaciòn (que podrìa volverse una oficina para favorecer la integraciòn de nuestros conciudadanos al exterior) para facilitar el intercambio de datos acerca de las propuestas que pueden resultar interesantes para vuestro desarrollo y vuestra integraciòn en la red de la ciudad, ademàs de las realidades italiana y europea.

Para cerrar esta breve exposiciòn quisiera hacerlo en manera concreta, antes que nada anunciàndoles que en el mes de mayo de 1999 estarè nuevamente en Buenos Aires con una delegaciòn de la Càmara de Comercio de Varese para estudiar las posibilidades de integraciòn econòmica y, en segundo lugar, prometièndoles que antes de terminar mi gestiòn como Intendente de Varese, organizarè un encuentro en el cual los varesinos de la Argentina y los residentes de Varese podràn debatir a cerca de las propuestas para crear una verdadera uniòn de las fuerzas y tambièn de las esperanzas de un futuro radiante que nos encuentre unidos e integrados en una ùnica comunidad solidaria y fraterna.

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updated 05.07.16