Poetessa, autrice di testi teatrali e narratrice, nata a Treggia (Canton
Ticino) nel 1943, vive a Sala Capriasca (Svizzera). Sue poesie sono state
selezionate e incluse in svariate pubblicazioni antologiche anche a
carattere scolastico e tradotte in più lingue. Fa parte di Accademie
culturali ed e stata premiata con prestigiosi e importanti riconoscimenti
sia per testi in lingua che in vernacolo. Tra i diversi critici che si sono
occupati del suo lavoro: Eleonora Roncaglia, Liliana Ricci, Mauro Medici.
Francesca Leiser ha il
dono davvero invidiabile di saper coniugare la ricchezza di un mondo fatto
di sensazioni e cultura alla semplicità espressiva di un dettato poetico
lineare e cristallino. Sono, queste sue caratteristiche, segni importanti
nel ruolo comunicativo della parola poetica, perché è attraverso questo
veicolo dialettico che i giovani hanno la possibilità di cogliere la verità
della poesia. Così, tra le allegorie di un "treno di luce" che può
attraversare le galassie, o nel segno di solidarietà di una mano tesa ai
fratelli, fino alla profonda riflessione intorno alla globalità ed ai suoi
rischiosi "compromessi" socioculturali (come anche la trasmissione di
virus), la scrittura della Leiser mostra una passione vitale di singolare
efficacia. (Riccardo Ponti)
Critici d'arte scrivono
sulla poesia di Francesca Leiser:
Eleonora Roncaglia scrive:
"Francesca Leiser si è già posta
all'attenzione della critica per la singolarità espressiva dei suoi testi,
dove la ricchezza e l'originalità delle metafore usate diventano in più
occasioni vere e proprie 'frecciate' verso chi non sa più apprezzare il
senso vero della vita. Notevole, poi, è il divertissement letterario tra
poesia e favola, in cui il ritmo allegorico imposto dalle sovrapposizioni
delle immagini coinvolge pienamente, fino a fare pensare molto seriamente
sul destino dell'Uomo; (è tempo di bilanci, dice la Leiser, "la terra brucia
sotto ai piedi", ed è tempo realmente di cercare di fare ognuno ciò che può,
anche con la poesia, come fa Francesca Leiser."
Renzo Baulini scrive:
"II sentire la natura partecipe
della vicenda umana rende la poesia di Francesca Leiser leggera ed ariosa
come una serena speranza. Essenziale, profonda e amante della natura, la
poetessa riesce a trascinarci in una dimensione che, pur apparendo evocativa
e semplice, infine lascia il senso del compiuto e del ben definito.
Francesca Leiser è capace di penetrare nell'intima essenza della fede
cristiana con la forza e la dignità di una maestra di vita e di pensiero. La
serenità dei luoghi in cui vive ed opera è un elemento essenziale ed una
componente qualificante del suo pensiero artistico, tutto dedito agli
affetti familiari, alle bellezze del creato, alla pace dei cuori, che
difende come una vestale che protegge il fuoco dell'amore, come una eroina
del suo tempo e del suo ambiente".
Liliana Cavone Fagbohun scrive:
"Belle le parole e le immagini create dalla poetessa Leiser con sensibilità
moderna e illuminata. II connubio tra la verità positiva e la verità
dell'immaginazione è buono. Siamo prigionieri di un destino? Viviamo per una
causa giusta e santa? Dobbiamo sottostare ad esercizi di pazienza e di
rinuncia o no? Le risposte aggiungerebbero gravità alla vita stessa ma non
ci sono. La poetessa rivela grande impulsività tenuta a freno, come si
tengono i cavalli bizzarri, dall'intelligenza e da grande forza d'animo."
Liliana Ricci scrive:
Con uno sguardo pungente e
ironico, leggero e al tempo stesso capace di affondi dai toni sociologici e
antropologici, Francesca Leiser ci mostra uno spazio dialettico di ampio
respiro, che coinvolge l'aspetto etico della modernità e un senso profondo
dello spirito, cogliendo nella semplicità del dono francescano l'essenza
della vita, additandone i veri "sentieri di luce".
Secondo Farinelli scrive:
Si dice che un poeta si deve
contraddistinguere anche per l'originalità della sua cifra stilistica: nulla
di più appropriato per Francesca Leiser, che fa del verso un "oggetto" della
mente e poi della parola, un prolungamento del pensare. Cosi, riflessione e
rappresentazione, ironia e critica, indagine e colore della quotidianità, si
intrecciano in un singolare e prezioso gioco verbale, che fa di questa
poetessa un'autrice di originale e riconoscibile impronta linguistica. La
diversità tra i testi, sia per temi che per costruzione, ne rivela poi la
notevole ricchezza di acume e fantasia.
Lucia De Stefani scrive:
Una pungente razionalità guida
il pensiero poetico di Francesca Leiser, che riesce brillantemente a
coniugare simboli e metafore antropologiche (l'uomo come insetto o formica)
in occasioni di riflessione. Questi versi fanno "il punto della situazione"
di un mondo alla deriva dove ognuno pare voler dare "un calcio all'aria" e
quindi "sfidare l'opera di Dio". Cosi ci accorgiamo che il sentimento vive
anche nella coscienza civile ed ecologica di ognuno di noi, perchè la poesia
vive in ogni luogo.
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