Galleria Gottardo, ceramiche di Shimaoka Tatsutzo 
Introduzioni

Adolf Zihler, collezionista.

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Nel 1954 Shimaoka accese il suo forno per la prima volta e creò i suoi primi pezzi come ceramista indipendente. In quello stesso anno - allora ero giovane - ebbi l'opportunità di compiere il mio primo viaggio in Giappone. In quell'occasione non incontrai Shimaoka. Infatti, non sapevo neppure della sua esistenza. Una cosa, comunque, divenne chiara dopo questa ed altre due brevi visite durante il 1955: i giapponesi sono grandi artigiani. Ottenuta la residenza in Giappone cinque anni dopo, mia moglie ed io fummo attratti non solo dalle tradizionali arti e manufatti dei Giappone ma anche dal mingei. E là in un negozio di artigianato, tra dozzine di pezzi di ceramica contemporanea, c'erano sei piatti che in qualche modo attirarono il mio sguardo e mi toccarono il cuore. Il loro disegno con un motivo di crisantemi stampati era così semplice e puro, e lo smalto a cenere era così posato e raffinato, che mi sentii fortunato quando mia moglie me li presentò come regalo di compleanno qualche settimana dopo. Era il 1962. Passarono altri sette anni prima che incontrassi Shimaoka Tatsuzo perso- nalmente. Per caso visitai Hamada Shoji, il maestro cerarnista e co-fondatore del movimento mingei. Nel salutarci Hamada mi disse: "Ora, visto che sembra così interessato alla nostra ceramica, dovrebbe senz'altro incontrare il mio vicino ed ex studente Shimaoka. Un giorno anche lui diventerà un famoso ceramista" Vivendo in Giappone per più di 30 anni, ebbi l'opportunità unica di seguire da vicino l'evoluzione e la maturazione del lavoro di Shimaoka. Fu un piacere vedere come il suo motivo impresso a corda diventasse sempre più ritmico, osservare il suo perfezionamento della tecnica di smaltatura a sale e quei pezzi unici con effetti a forno e smalto a cenere portata dalle fiamme. Vorrei ringraziare Shimaoka per aver sollevato il velo ed avermi fatto conoscere un affascinante mondo di bellezza. Speciali ringraziamenti vanno anche a Yanagi Sori, Presidente del Japan Folkcrafts Museum, per aver scritto un messaggio introduttivo ed a Aoki Hiroshi, Conservatore capo del Prefectural Museum of Fine Arts, per il suo cortese permesso di pubblicare il saggio tecnico che descrive in modo così superbo le tecniche di Shirnaoka. Sono anche in debito con la Fondazione Galleria Gottardo, e specialmente con Sirio Bassi, per la pronta disponibilità a mostrare parte della mia collezione per la prima volta al pubblico. Luca Patocchi ed Alberto Bianda, come tutti i collaboratori della Galleria Gottardo, hanno fatto un magnifico lavoro nel realizzare sia la mostra che questo libro. A Voi, visitatori della mostra e lettori di questo libro, auguro di poter provare, osservando le opere di Shimaoka, la gioia, l'eccitazione e i felici momenti che ho sperimentato collezionando questi pezzi.

Adolf Zihier
Ronco s/Ascona, settembre 1999
 

TESTOclicca qui per la lettura dei testi. 
Luca Patocchi, Curatore della Galleria Gottardo.
Yanagi Sori, Messaggio dal Museo d'Arte Popolare del Giappone.
Bibliografia.
Biografia di Shimaoka Tatsutzo

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Tecniche senza l'uso dei disegno impresso a corda con effetto d'intarsio.
La cristallina. (smalto trasparente)
Tecniche miste.
Colorazione.
Decorazione con ingobbio e smalti a scia.
Cottura al sale.
Effetti di cottura.     

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