IL LIBRO DEL RISVEGLIO
ovvero detti intuizioni poemi
che indicano la vera sorgente della vita

CAPITOLO 14  

testimone


 D.: Che mi dite del testimone? È reale o irreale?

M.: Tutte due. È l'ultimo residuo dell'illusione e il primo tocco del reale. Se dici "sono solo il testimone", è falso e vero allo stesso tempo: falso, a causa dell’ "io sono"; vero, per via del testimone. È meglio dire " c’è il testimoniare". Quando dici: "io sono", I'intero universo viene alla luce insieme al suo creatore.

Tu sei il testimone della pace - vi è dunque la pace e il testimone. La pace e il testimone svaniranno a suo tempo. Ciò che resterà è l'Assoluto. Quest'ultima tappa è molto sottile. Non vi è in essa nulla di tangibile che sia comprensibile ai sensi grossolani. Non puoi che viverla.

Nisargadatta Maharaj


... la vera meditazione è il costante testimoniare di qualunque cosa avvenga quale movimento nella coscienza. La meditazione in ogni altro senso, potrebbe essere tutt'al più una perdita di tempo, una temporanea fuga dalla sofferenza....

Nisargadatta diceva:- Potete star seduti 10 ore o 10 giorni o 10 anni o 1000 anni in meditazione, ma quando tornate nello spazio-tempo, che cosa succede dopo?-

Ramesh Balsekar


Il testimone non può essere l'autore delle azioni, e quindi voi non siete l'autore. Con questa comprensione, potete distaccarvi dalla falsa identificazione con il corpo.

Ashtavakra Gita


D.: Tutto ciò che posso investigare, è solo la memoria di un fatto... Quando sono consapevole, non vivo nell'"adesso" ma nel passato.

M.: Ciò che stai descrivendo non è per niente consapevolezza, ma solo il pensiero dell'esperienza. La vera consapevolezza(samvid) è uno stato di pura testimonianza, senza il minimo tentativo di interferire con l'oggetto testimoniato... è un non essere turbato, ... quasi un senso di distacco, ma non è così in realtà. Quando sei in quello stato allora vedrai che ami ciò che vedi, qualunque sia la sua natura... Questo amore senza scelta è la pietra miliare della consapevolezza.

Nel regno dell'illusione, nel regno dell’ "io sono", risiede il cambiamento e chi l'osserva è il principio eterno, immutabile, che è te stesso. Il non manifesto guarda quello che è manifesto: questa conoscenza "io sono". E la conoscenza "io sono" osserva la manifestazione, cioè osserva semplicemente se stessa: l'insieme dell'universo.

Nisargadatta Maharaj


A questo punto l’osservatore, o il testimone, scompare.. Perché l’osservatore alla fine scompare? Quando niente vede niente, cosa resta? La meraviglia della vita. Nessuno è separato da nulla. C’è soltanto la vita che vive: udire, toccare, vedere, odorare, pensare. E’ lo stato dell’amore o compassione. Non "Sono io" , ma "Sei tu".

Charlotte Joko Beck


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  INDICE

     Premessa
     Introduzione
1 - non c’è niente e nessuno
2 - corpo-mente

3 - pensiero -persona
4 - io sono - coscienza - dio
5 - la creazione del mondo
il mondo delle apparenze

6 - spazio tempo - illusione
7 - ologramma
8 - realtà- specchio
9 - non località
10 - proiezione dell'immagine
11 - getta via
12 - il cercatore - la ricerca
13 - sofferenza - paura
14 - testimone
15 - maestro
16 - pratica
17 - ultimo ostacolo
18 - abbandono
19 - pensiero - libertà -schiavitù
20 - tutto o.k

21 - il sogno
22 - illuminazione
23 - prima della coscienza
24 - non fine non inizio

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