A.C.E.I.

Association for Childhood Education International
Associazione Internazionale di Educazione Infantile


Presentazione di
A.C.E.I. ITALIA

Responsabile
Dott. Romeo Lucioni

A.C.E.I. ITALIA nasce in Italia, come progetto operativo, nell’agosto del 1999, in occasione dell’incontro tra la Dott.ssa Margarita Silberleib ed il Dott. Romeo Lucioni che decidono di collaborare per unire gli sforzi in favore dell’educazione di bambini che, disabili o no, devono affrontare difficoltà nella loro educazione iniziale.

In quel periodo si stava organizzando il Congresso Varesino sull’autismo (tenutosi poi il 29 settembre) e quindi si è progettato di organizzare un Simposio sulle problematiche dell’educazione nei bambini autistici e/o disabili psichici, da tenersi a Varese nell’ottobre 2000, che accompagnasse il Convegno che A.C.E.I. ARGENTINA sta preparando insieme ad A.C.E.I. SPAGNA, sul tema dell’educazione precoce, per lo stesso mese di ottobre, in Madrid.

Viste queste premesse si è pensato di fondare A.C.E.I. ITALIA utilizzando il supporto di "A.C.E.I.ARGENTINA" e la struttura operativa dell’ "ASSOCIAZIONE AMICI dell’ A.G.R.E.S." che, nel suo statuto, ha come obiettivo anche quello di organizzare aiuti per l’educazione dei ragazzi disabili psichici.

 

Obiettivi di "A.C.E.I. ITALIA"

  • Formalizzare l’adesione ad A.C.E.I. – Association for Chidhood Education International.
  • Stringere i vincoli con A.C.E.I. ARGENTINA e A.C.E.I. SPAGNA per sviluppare attività di interesse comune atte a divulgare la filosofia e le motivazioni che rendono indispensabile, in una società moderna, la diffusione di una educazione sensibile alle necessità dei primi mesi e/o anni dello sviluppo psichico e intellettivo dei bambini.
  • Far conoscere al grande pubblico la necessità di intervenire precocemente (primi anni di vita) per dare a tutti i bambini, ma soprattutto a quelli a rischio, la possibilità di affrontare e superare eventuali barriere psico-fisiche che intralciano e/o impediscono il normale sviluppo. È importante sottolineare che sindromi come quelle autistiche o di tipo psicotico richiedono un intervento precoce per evitare che si strutturino non solo come disabilità, ma come veri e propri handicap.
  • Far conoscere che lo sviluppo psico-mentale del bambino avviene nei primi anni di vita e che interventi tra i sette e i dieci anni già risultano troppo tardivi perché, per esempio, la plasticità neuro-cerebrale permetta il normale sviluppo del linguaggio.
  • Elevare lo standard degli insegnanti delle scuole materne, delle elementari e di sostegno perché possano affrontare con professionalità i problemi dello sviluppo psico-mentale e psico-affettivo dei bambini.
  • Sensibilizzare i genitori perché gli interventi di sviluppo e di correzione nella formazione e nell’educazione risultino il più possibile precoci, per prevenire non solo i disordini e i deficit della crescita psichica e mentale dei loro figli, ma anche per fare della prevenzione sociale, evitando future emarginazioni in una società sempre più esigente e conflittiva.
  • Promuovere incontri, convegni e congressi per approfondire gli studi sullo sviluppo psico-mentale, con l’obiettivo di salvaguardare aspetti di regionalismo culturale e di priorità sociali, etniche, religiose e tradizionali che formano le radici dell’uomo ed anche le sue certezze di autoidentificazione e di autovalorizzazione. Esse rappresentano i baluardi per una crescita armonica, efficace, adeguata e consona alle necessità ed ai diritti fondamentali di ogni soggetto, di ogni individuo, di ogni persona, di ogni cittadino.
  • Sviluppare lo studio delle concomitanti socioculturali che possono interferire nello sviluppo psico-intellettivo ed affettivo dei bambini in una società come la nostra che si avvia a diventare multietnica e, quindi, evitare future emarginazioni e favorire una proficua integrazione.
  • Facilitare e promuovere la collaborazione tra Istituzioni, Associazioni e Individui dei Paesi Europei e di tutto il Mondo che, nel rispetto dei diritti di uguaglianza e di pari opportunità, credono nella necessità di una adeguata educazione sia per i bambini normali che per quelli in difficoltà.
  • Specializzare i docenti su interventi tempestivi, individualizzati e consoni alle potenzialità di ciascuno, migliorando la qualità della vita e dei rapporti interpersonali che permettono l'i’serimento sociale e culturale.
  • Promuovere una campagna per diffondere l’ A.C.E.I. in tutte le regioni italiane, ma, soprattutto, sensibilizzare altre Associazioni che si interessano di educazione, i Provveditorati agli Studi, gli Assessori regionali alla cultura ed all’educazione, il corrispondente Ministro del Governo Italiano ed i Referenti nel Governo e nelle Istituzioni Europee.

Progetto di Simposium

Approfittando dell’iniziativa di A.C.E.I. ARGENTINA-SPAGNA di organizzare un Congresso annuale a Madrid il 3-4-5 novembre 2000, si è pensato di proporre agli organizzatori di predisporre un Simposium Satellite sul tema delle problematiche educative nell’ambito dell’handicap psichico (soprattutto nell’autismo).

Il simposium sarà organizzato da A.C.E.I. ITALIA – ARGENTINA – SPAGNA in modo da coordinarlo strettamente con il Congresso di Madrid.

Lo svolgimento del Simposium è previsto nella città di Varese (Italia) dove è già stato organizzato alla fine di settembre 1999 un Congresso sul tema dell’Autismo che ha avuto un notevole successo di pubblico per la qualità degli interventi che riguardavano, soprattutto, la terapia della sindrome e, di conseguenza, la necessità di una integrazione stretta tra terapeuti ed educatori: tra terapia e formazione.

Tematiche del Simposium:

  1. Struttura dei meccanismi emotivi, affettivi e cognitivi che pregiudicano lo sviluppo psico-mentale dei bambini portatori di handicap psichico.
  2. Modalità di controllo dei comportamenti-problema che interferiscono con un normale integrazione nella scuola: ruolo del terapeuta, dei genitori, degli insegnanti curriculari e di sostegno.
  3. Modelli educativo-formativi e di comunicazione adeguati al funzionamento psico-mentale nei diversi quadri di handicap psichico.
  4. Formazione degli insegnanti curriculari e di sostegno per una educazione strutturata sui modelli di funzionamento psico-mentale e centrata sulla progettualità integrata: interazione tra scuola e interventi terapeutici.

Partecipanti

Al Simposium parteciperanno le persone già presenti a Madrid per il Congresso sull’Educazione Precoce (3-4-5 novembre 2000) ed inoltre docenti e terapeuti italiani e della Svizzera Italiana, famigliari, operatori dell’area dell’educazione ed assistenziale.

Organizzazione

Lingue accettate: spagnolo e italiano.

Sede: Centro di Conferenze "Ville Ponti" a Varese.

 

PROGRAMMA PROVVISORIO

Tematica del Simposium:

Problematiche che legano l’educazione alla psicopatologia.

La legge italiana, che ha dato a tutti i bambini il diritto di frequentare la scuola dell’obbligo, prescindendo dalle loro potenzialità di base, deve essere riconosciuta come positiva e stimolante per raggiungere gli obiettivi, attraverso modelli innovativi e creativi, capaci di evitare l’emarginazione.

La scuola. però, non è preparata ad affrontare problematiche terapeutiche avendo compiti di formazione, di educazione e di inserimento sociale. Questo stato di cose fa emergere precise

Necessità:

  1. diagnosi precoce della sindrome psico-mentale
  2. interventi terapeutici adeguati e mirati
  3. informazione e sensibilizzazione dei genitori sulla necessità di "affrontare" precocemente le difficoltà dei propri figli
  4. preparazione alla scuola dei disabili per raggiungere i prerequisiti indispensabili per un proficuo percorso formativo-educativo e di apprendimento
  5. formazione degli insegnati di
  • asilo nido
  • scuola materna
  • scuola elementare
  • scuola media

sulle problematiche dell’handicap psichico in relazione all’educazione, l’apprendimento e l’inserimento sociale

  1. creazione di gruppi di supporto agli insegnanti ed ai genitori per la gestione, a livello pratico, di comportamenti-problema

2°PAGINA

IN 1° PAGINA:  PRESENTAZIONE  ACEI

IN 2° PAGINA:  PRESENTAZIONE   ACEI

IN 3° PAGINA: GIORNATA DI STUDIO SULLE DINAMICHE EDUCATIVO-FORMATIVE E DI APPRENDIMENTO CONNESSE ALLE PROBLEMATICHE PSICOPATOLOGICHE DELL’INFANZIA

IN 4° PAGINA: VERBALE DELLA RIUNIONE TENUTA IL GIORNO LUNEDÌ 17 GENNAIO 2000
DAL GRUPPO DI LAVORO PER LA PREPARAZIONE DEL SIMPOSIUM VARESINO SULL’EDUCAZIONE E LA PSICOPATOLOGIA

IN 5° PAGINA; CONTRIBUTI ALLA PREPARAZIONE DEL CONVEGNO VARESINO 
"AUTISMO ED EDUCAZIONE"

IN 6° PAGINA: PRESUPPOSTI PER UNA "BUONA RELAZIONE MENTALE". 
DI SILVIA PEDOTA

IN 7° PAGINA : CONTRIBUTI ALLA PREPARAZIONE DEL CONGRESSO

IN 8° PAGINA: AUTISMO A SCUOLA: NON LASCIATEMI SOLO"
Quando la domanda sorge a scuola: la relazione educante
La relazione educante: una esperienza


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